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Diritti al Lavoro

Il Lavoro per le Persone con Disabilità: Sfide e Opportunità
Il lavoro non è solo fonte di creatività, produttività, autostima e realizzazione dei propri desideri e bisogni. È anche una fonte fondamentale di rapporti sociali, scambio e confronto, e il modo più evidente per combattere la discriminazione culturale e sociale.
Tuttavia, nonostante molte persone con disabilità siano in grado di lavorare, un numero significativo di loro abbandona il lavoro prematuramente per diversi motivi: disabilità fisica, decisioni affrettate di datori di lavoro disinformati e valutazioni irrealistiche del proprio stato da parte delle persone stesse. Più di due terzi delle persone colpite perdono il lavoro nei primi 15 anni dalla diagnosi, con una maggiore incidenza nei primi 5 anni.
Fattori che influenzano negativamente l'attività lavorativa delle Persone con Disabilità in Italia
  • Affaticamento
  • Difficoltà di movimento
  • Disturbi visivi
  • Disturbi urinari
  • Difficoltà nel raggiungere il luogo di lavoro
  • Difficoltà di spostamento all'interno dei luoghi di lavoro
  • Mancanza di informazione sui diritti del lavoratore disabile
  • Mancanza di informazione sulla normativa in materia di disabilità e lavoro da parte dei datori di lavoro e delle aziende (ad esempio sgravi fiscali o sovvenzioni per adeguamenti dei luoghi di lavoro)
  • Scarsa conoscenza dei corsi di orientamento o di formazione
  • Informazioni scarse o imprecise sulla patologia e sui sintomi correlati
Fattori che influenzano positivamente l'attività lavorativa delle Persone con Disabilità in Italia
  • Disponibilità del datore di lavoro a effettuare cambiamenti
  • Collaborazione dei colleghi
  • Sostegno dalla famiglia
  • Agevolazioni sul posto di lavoro
  • Applicazione di orari flessibili
  • Possibilità di orario part-time
  • Accesso a corsi di formazione professionale
  • Abbattimento delle barriere architettoniche
  • Adattamento del luogo di lavoro
  • Accesso a mezzi di trasporto
  • Utilizzo di ausili
La riduzione dell'attività lavorativa, se non la perdita del lavoro stesso, comporta gravi conseguenze economiche, come provvidenze economiche dallo Stato, mancati introiti fiscali per lo Stato e costi per le aziende. Questi fattori sottolineano l'importanza di intervenire per ridurre drasticamente il costo della malattia.
Ad esempio, in Italia, il costo medio annuo per persona con Sclerosi Multipla varia molto in base alla scala EDSS da 1 a 10. La perdita di produttività e il mancato guadagno costituiscono il 75% del costo totale della malattia. Strumenti sociali e legislativi che permettono al malato di mantenere la propria attività lavorativa possono portare a una migliore qualità di vita e a un notevole risparmio economico, sia individuale che sociale.
Normative per il Diritto al Lavoro delle Persone con Disabilità in Italia
Fin dagli anni '60, in Italia sono state emanate normative per garantire il diritto al lavoro delle persone disabili.
  • Legge 482/68: "Disciplina generale delle assunzioni obbligatorie presso le pubbliche Amministrazioni e le aziende private". Nota anche come "legge sul collocamento obbligatorio", obbligava enti pubblici e alcune aziende private ad assumere persone con invalidità. Tuttavia, non ha garantito la qualità dell'inserimento lavorativo.
  • Legge 381/91: "Disciplina delle cooperative sociali", ha incoraggiato la costituzione di cooperative di tipo B per l'inserimento lavorativo dei disabili.
  • Legge 104/92: "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate", ha sancito il principio di valutare il soggetto rispetto alle concrete capacità lavorative-relazionali.
  • Legge 68/99: "Norme per il diritto al lavoro per i disabili", prevede un collocamento mirato delle persone con handicap.
  • Legge 227/2021: Introduce nuove misure per l'inclusione lavorativa e sociale delle persone con disabilità, modernizzando la normativa esistente.
  • Decreto Legislativo 62/2024: Rafforza ulteriormente i diritti delle persone con disabilità, includendo il concetto di "accomodamento ragionevole" e implementando un progetto di vita personalizzato per ogni individuo.
Servizi per l'Impiego e Comitati Tecnici
La Legge 68/99 prevede l'istituzione a livello regionale e provinciale di servizi per l'inserimento lavorativo dei disabili, in raccordo con i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio. I comitati tecnici, composti da esperti del settore sociale e medico-legale, sindacati e associazioni di persone disabili, devono definire un programma individualizzato per ogni persona iscritta alle liste di collocamento provinciale.
Funzioni dei Comitati Tecnici:
  • Valutare le capacità e potenzialità lavorative dei lavoratori disabili
  • Definire strumenti per l'inserimento lavorativo e il collocamento mirato
  • Predisporre un piano di tutoraggio
  • Orientare i lavoratori disabili verso formazioni o aggiornamenti professionali
  • Orientare i datori di lavoro sulle metodologie per l'inserimento dei disabili
  • Controllare i luoghi di lavoro per valutare l'inserimento lavorativo
  • Collaborare alla stesura dei programmi di formazione e riqualificazione professionale
Beneficiari del Collocamento Mirato
Gli invalidi che possono beneficiare del collocamento mirato includono:
  • Disabili in età lavorativa con percentuale di invalidità superiore al 45%
  • Invalidi del lavoro con percentuale superiore al 33%
  • Invalidi per servizio
  • Invalidi di guerra e civili di guerra con minorazioni dalla prima all'ottava categoria
  • Non vedenti e sordomuti
Categorie Protette
Oltre agli invalidi, possono beneficiare delle norme sul collocamento mirato anche le seguenti categorie protette:
  • Profughi italiani
  • Orfani e vedove/i di deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio ed equiparati
  • Vedove/i, orfani, coniugi e figli di grandi invalidi del lavoro dichiarati incollocabili
  • Grandi invalidi per servizio o di guerra con pensione di prima categoria
  • Vittime del dovere, terrorismo e criminalità organizzata
Soggetti Obbligati ad Assumere Persone con Disabilità
  • Enti pubblici
  • Partiti politici
  • Organizzazioni sindacali
  • Organizzazioni senza scopo di lucro
  • Aziende con più di 50 lavoratori (7% di disabili rispetto al totale dei      lavoratori)
  • Aziende con 35-50 lavoratori (2 persone disabili)
  • Aziende con 15-35 lavoratori (1 persona disabile)
Non possono essere conteggiati tra i lavoratori disabili assunti ai sensi della Legge gli invalidi interni, ovvero coloro che sono diventati invalidi dopo l'assunzione e hanno subito una riduzione della capacità lavorativa inferiore al 60%.
Tipo di Agevolazione
Tipo di Agevolazione
Dettagli dell'Agevolazione
Requisiti dei Lavoratori Disabili
Contributo all'assunzione (60% del costo salariale)
Contributo nella misura non superiore al 60% del costo salariale, calcolato sul totale del costo salariale annuo.
Datori di lavoro che assumono con convenzioni ai sensi dell'art. 11, legge 68/99 con rapporto a tempo indeterminato. Datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato lavoratori disabili pur non essendo soggetti agli obblighi della legge
Invalidità superiore al 79%
Lavoratori con Handicap intellettivo e psichico indipendentemente dal grado di invalidità
Contributo all'assunzione (25% del costo salariale)Contributo nella misura non superiore al 25% del costo salariale, calcolato sul totale del costo salariale annuo.
Datori di lavoro che assumono con convenzioni ai sensi dell'art. 11, legge 68/99 con rapporto a tempo indeterminato.
Datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato lavoratori disabili pur non essendo soggetti agli obblighi della legge
Invalidità compresa tra il 67% e il 79%
Rimborso forfetario delle speseRimborso delle spese per la trasformazione del posto di lavoro, l'apprestamento di tecnologie di telelavoro e la rimozione delle barriere architettoniche.
Datori di lavoro privati che assumono con convenzioni ai sensi dell'art. 11, legge 68/99 con rapporto a tempo indeterminato.
Datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato lavoratori disabili pur non essendo soggetti agli obblighi della legge
Invalidità superiore al 50%
Agevolazioni per i Lavoratori Disabili
  • Scelta della Sede di Lavoro: I lavoratori disabili hanno il diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e di non essere trasferiti in un'altra sede senza il proprio consenso. Questa agevolazione si applica anche ai parenti di disabili con handicap grave (Legge 104/92, art. 33 comma 5).
  • Permessi Retribuiti: Tre giorni di permesso retribuito al mese o due ore di permesso giornaliero.
  • Congedo Indennizzato: Fino a due anni di congedo nell'arco della vita lavorativa per i genitori o, dopo la loro scomparsa, per i fratelli, sorelle o il coniuge convivente con il portatore di handicap grave.
  • Esonero dal Lavoro Notturno: I lavoratori che abbiano a carico un soggetto disabile sono esonerati dal lavoro notturno.
Agevolazioni per chi assiste (Caregiver)
  • Permessi Retribuiti: La Legge 104/1992 prevede che chi assiste un familiare in stato di handicap grave ha diritto a tre giorni di permessi retribuiti al mese. Questi giorni contribuiscono al raggiungimento del diritto alla pensione, alla maturazione delle ferie e alla tredicesima. I permessi non sono cumulabili e devono essere utilizzati mese per mese.
  • Permessi per Handicap Grave: In caso di handicap grave che richiede assistenza permanente, la legge 104/1992 si applica a tutti i cittadini, inclusi stranieri e apolidi. I diritti ai permessi spettano a genitori, coniuge e parenti di secondo grado. I parenti di terzo grado possono usufruirne solo se i genitori e il coniuge hanno compiuto i 65 anni.
Agevolazioni e congedi per Genitori di Figli con Handicap Grave
  • Prolungamento del Congedo Parentale: La madre o il padre del bambino con handicap grave hanno diritto di prolungare il congedo parentale fino al compimento dei tre anni se il bambino non è ricoverato in istituti specializzati. Questo prolungamento è retribuito al 30%.
  • Permessi Giornalieri e Mensili: I genitori possono richiedere due ore di permesso retribuito giornaliero e tre giorni di permessi mensili fruibili dopo i tre anni di età del bambino.
  • Congedo Straordinario Retribuito: Introdotto dal dlgs 26 marzo 2001 n°151, art. 42, per l'assistenza a figli con handicap grave. I familiari e/o i genitori di bambini con handicap grave, una volta accertata la situazione, hanno diritto a congedi straordinari fino a due anni nell'arco della vita lavorativa. Questi congedi sono validi anche per figli maggiorenni, se vivono con i genitori o sono assistiti dal lavoratore che richiede il congedo.
Telelavoro
  • Definizione: La Legge 68/99 (art. 4 comma 3) include il telelavoro tra le tipologie contrattuali. Il telelavoro è una modalità di lavoro svolta prevalentemente al di fuori dei locali aziendali con l'ausilio di strumenti telematici come computer, telefono e modem.
  • Vantaggi del Telelavoro:
    • Maggiore autonomia e responsabilità
    • Minori vincoli di orario
    • Aumento del tempo libero
    • Risparmio sui tempi e sui costi di trasporto
    • Possibilità per gli imprenditori di decentrare le attività e risparmiare sulle spese generali
Lavoro Flessibile
  • Legge Biagi (Legge 30/2003): Prevede flessibilità e lavoro a termine anche per i disabili.
  • Articolo 14 del Decreto di Attuazione 273/03: Le cooperative sociali di tipo B possono assumere direttamente persone disabili, tramite appalti da imprese. L'assunzione può essere a tempo determinato con un periodo di sperimentazione di un anno, al termine del quale il lavoratore può essere confermato o tornare disoccupato. Questa legge trasferisce l'obbligo di assunzione dalle imprese alle cooperative sociali.
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